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REGOLAMENTO DEL ROTARY CLUB SALERNO DUOMO - Approvato in data 16 ottobre 2018

Art.1 - Definizioni

Consiglio: consiglio direttivo del club
Consigliere: membro del consiglio direttivo del club
Socio: socio del club, diverso da un socio onorario
Numero legale: numero minimo di partecipanti, che devono essere
presenti per le votazioni: un terzo dei soci del club per
decisioni relative al club e la maggioranza del consiglio
direttivo del club per le decisioni relative al consiglio
direttivo del club
RI: Rotary International
Anno rotariano: l’anno rotariano inizia il 1° luglio

 

Art.2 - Consiglio Direttivo

L’organo amministrativo di questo club è il consiglio direttivo, composto, dal presidente, dal presidente uscente, dal presidente incoming, dal vicepresidente, dal segretario, dal tesoriere, dal prefetto e da tre a cinque consiglieri.

 

Art.3 - Elezioni e durata del mandato

1. Un mese prima della riunione annuale dei soci del club per l’elezione dei dirigenti (che dovrà tenersi entro il 31 dicembre), il presidente convoca la riunione della commissione per la designazione dei candidati e la presiede, senza diritto di voto. Detta commissione, composta esclusivamente dai past-­‐president, dà il benestare ai nomi dei candidati alle funzioni di vicepresidente, segretario, tesoriere, prefetto e tre membri del consiglio direttivo, elevabili a cinque su richiesta vincolante del presidente eletto, nonché designa il candidato alla carica di presidente da eleggere per l’ulteriore anno rotariano. La scelta per la designazione avverrà a maggioranza, fra gli aventi diritto al voto.
Per l’elezione del presidente sono candidati, aventi diritto, i soci che non abbiano comunicato al presidente entro e non oltre il 31 ottobre la loro indisponibilità per l’elezione alla carica di presidente per l’anno da eleggere.
Sono candidabili i soci che, al momento della designazione, hanno un’anzianità nel club non inferiore a tre anni e che abbiano ricoperto, almeno per un anno, uno dei seguenti ruoli: vicepresidente, segretario, prefetto o tesoriere.
2. Per la designazione del candidato alla presidenza del club, il Presidente sottoporrà all’esame dell’assemblea dei soci i nominativi indicati all’inizio della riunione; risulterà eletto quale presidente nominato chi avrà ricevuto la maggioranza dei voti. In caso di mancata maggioranza prevarrà il candidato che ha riportato il maggior numero di voti, mentre, a parità di voti, il candidato con maggiore anzianità rotariana e infine, a parità di anzianità, il candidato più giovane.
Il presidente nominato attraverso questa votazione assume immediatamente il titolo di presidente nominato. Nei due anni rotariani immediatamente successivi assume, rispettivamente, il primo anno l ’ufficio di presidente designato, il secondo di presidente eletto ed il terzo di presidente del club
3. Il presidente eletto, per la designazione dei componenti il consiglio del suo anno di presidenza, esprimere le preferenze relativamente ai membri che lo comporranno e le sottopone al consiglio dei Past President. La commissione, nella designazione dei candidati, terrà in giusta considerazione tali indicazioni, che non saranno comunque vincolanti.
4. Il presidente ed il consiglio restano in carica un anno, ad eccezione del segretario, del tesoriere e del prefetto che possono essere eletti per un massimo di tre anni consecutivi.
5. Il consiglio direttivo provvederà a occupare eventuali vacanze al proprio interno o all’interno di qualsiasi altro ufficio, nei limiti della propria competenza.

 

Art.4 - Compiti dei dirigenti

1. Presidente: a lui spetta la suprema direzione del club e della sua attività. Presiede le riunioni ordinarie del club e del consiglio direttivo e svolge le altre mansioni inerenti al suo ufficio.
2. Presidente eletto: fa parte del consiglio direttivo del club ed esplica le altre funzioni a lui affidate dal presidente del club o dal consiglio direttivo. Lo stesso formula richiesta vincolante sull’ampliamento a cinque del numero dei consiglieri per il suo anno di presidenza ed esprime eventuali preferenze indicative per le nomine dei componenti del consiglio direttivo. Assume la carica di presidente incoming subito dopo la partecipazione al seminario di istruzione per i presidenti eletti (SIPE).
3. Presidente designato: diventa membro del consiglio direttivo del club, assumendo, in qualità di Presidente eletto, l’ufficio di presidente eletto il 1° luglio dell’anno immediatamente successivo alla sua elezione.
4. Presidente nominato: il presidente nominato dall’assemblea assume tale titolo per il tempo che intercorre tra la sua elezione e il 1° luglio successivo in cui assume la carica di presidente designato.
5. Vicepresidente: in assenza del presidente presiede le riunioni del club e le sedute del consiglio direttivo e sostituisce il presidente ogni qualvolta sia assente o sia impegnato in altre funzioni della sua carica.
6. Segretario: il segretario tiene aggiornato l’elenco dei soci, registra le presenze alle riunioni, dirama gli avvisi di riunioni del club, del consiglio direttivo e delle commissioni, redige e conserva i verbali di dette riunioni, compila i rapporti prescritti per il Rotary International, compresi i rapporti semestrali dei soci da trasmettere alla segreteria del Rotary International al 1° luglio ed al 1° gennaio di ogni anno, come pure i rapporti rateali da trasmettere alla segreteria al 1° ottobre ed al 1° aprile per ogni socio attivo ammesso al club dopo l’inizio dei rispettivi periodi semestrali corrispondenti al 1° luglio e al 1° gennaio, compila i rapporti sui mutamenti dell’effettivo, che trasmette alla segreteria del Rotary International, compila il rapporto mensile di assiduità alle riunioni del club, che trasmette al governatore subito dopo l’ultima riunione del mese ed esplica tutte le altre mansioni normalmente inerenti alla sua carica.
7. Tesoriere: custodisce tutti i fondi, rendendone conto al club annualmente ed in qualsiasi momento gli venga richiesta dal consiglio ed esplica le altre mansioni inerenti alla sua carica. Cessando dalla carica, il tesoriere trasmette al suo successore o al presidente tutti i fondi, i libri contabili e qualsiasi altra proprietà del club in suo possesso. È l’unico tenutario di conti correnti intestati al club, cogestisce i conti correnti per i progetti di club finanziati dal Distretto e/o della Fondazione Rotary con i responsabili degli stessi e, tranne per le uscite di cassa obbligatorie, pagherà solo quanto deliberato dal consiglio direttivo o richiesto per iscritto dal presidente.
8. Prefetto: svolge le mansioni normalmente connesse a questo incarico ed altre decise dal presidente o dal consiglio. Organizza con il presidente l’attività del club e ne cura l’immagine. Organizza le conviviali, curando i dettagli, funge da cerimoniere, curando l’accoglienza degli ospiti e la familiarizzazione fra i soci. È il custode delle attrezzature del club.

 

Art.5 - Riunioni

1. Assemblea dei soci: i soci si riuniscono il 1° o 2° martedì di dicembre di ogni anno al fine di eleggere i dirigenti ed i membri del consiglio direttivo del club per l’anno successivo. L’assemblea dei soci si riunisce altresì per l’approvazione del bilancio e del rendiconto finanziario e comunque ogni qualvolta sia convocata dal consiglio direttivo.
2. Le convocazioni delle assemblee devono essere effettuate otto giorni prima della riunione a mezzo posta, posta elettronica, fax o con altro mezzo purché possa essere data prova dell’inoltro della comunicazione al socio
3. Le riunioni settimanali del club saranno tenute, di norma, nel giorno di martedì alle ore 20,30. Le riunioni conviviali si potranno tenere il 2°, 3° e 4° martedì del mese; le riunioni non conviviali il 1° ed eventualmente il 5° martedì di ogni mese. Ogni spostamento od annullamento di una riunione regolare sarà notificata in tempo utile a tutti i soci del club. L’assiduità può avvenire in persona, tramite una riunione online, oppure attraverso una connessione online per i soci la cui assiduità potrebbe altrimenti essere preclusa.
4. Sia per l’assemblea dei soci che per le riunioni ordinarie settimanali, il quorum per la validità della stessa è rappresentato da un terzo dell’effettivo del club.
5. Le riunioni ordinarie del consiglio direttivo si terranno almeno una volta al mese, secondo il calendario stabilito dal presidente. In caso di necessità, delle riunioni speciali possono essere convocate dal presidente ogni qualvolta lo ritenga necessario o su richiesta di almeno due (2) membri del consiglio.
6. Il consiglio direttivo delibera a maggioranza dei presenti.
7. Il socio che non comunica, debitamente giustificandosi, la propria assenza alle riunioni programmate almeno due giorni prima dell'orario fissato risponde dei maggiori oneri sostenuti dal club in previsione della presenza sua e di eventuali suoi ospiti.

 

Art.6 - Quote

La somma delle quote annuali del club è pari a €. 1.200,00 (euro milleduecento).
Per l’esazione delle quote sociali l’anno viene diviso in quattro (4) trimestri che vanno rispettivamente dal 1° luglio al 30 settembre, dal 1° ottobre al 31 dicembre, dal 1° gennaio al 31 marzo e dal 1°aprile al 30 giugno. I soci sono tenuti al pagamento delle rispettive quote sociali trimestrali, ciascuna nella misura di € 300,00, da effettuarsi entro la prima decade di ciascun trimestre a mezzo istituto bancario, con accredito diretto ed automatico sul conto corrente intestato al club. Con le medesime forme (cd. SEPA) vanno versati gli ulteriori oneri ivi compresi quelli connessi alle assenze non tempestivamente segnalate, eventualmente dovuti da ciascun socio sulla base di prospetto analitico trimestrale previamente trasmesso dal tesoriere quindici giorni prima della riscossione a ciascun socio e da questi non motivatamente contestato.
La quota sociale annua comprende le quote individuali destinate al Rotary International, l’abbonamento annuale a The Rotarian o alla rivista regionale del RI, le quote individuali destinate al distretto, i contributi al club e altri eventuali contributi individuali richiesti dal RI o dal distretto.
La quota di ammissione e le quote sociali sono determinate nel loro ammontare dal consiglio direttivo ed approvate dall’assemblea nella riunione ordinaria successiva.
I Rotaractiani che abbiano cessato di essere soci di un club Rotaract entro i due anni precedenti e che vengano accettati quali soci del club, saranno esentati dal versamento della quota di ammissione.

 

Art.7 - Sistema di votazione

Le decisioni riguardanti il club saranno prese con voto palese, ad eccezione dell’elezione dei dirigenti e dei consiglieri che potrà aver luogo a scrutinio segreto se richiesto da un quinto dei soci. Quando, altresì, sussistono ragioni di opportunità, il consiglio direttivo può stabilire che una decisione sia presa dall’assemblea a scrutinio segreto invece che con voto palese.

 

Art.8 - Commissioni

Le commissioni si occupano di portare a termine gli obiettivi annuali e a lungo termine del club, in base alle cinque vie d’azione del Rotary. Il presidente entrante, il presidente e l’ultimo ex presidente del club devono collaborare per assicurarne la continuità amministrativa; per questo stesso motivo, di norma, i componenti di una commissione devono rimanere in carica per tre anni. Il presidente entrante è responsabile della nomina dei presidenti e dei membri delle commissioni quando vi siano posti vacanti e deve riunirsi con le commissioni all’inizio del suo mandato per pianificare insieme le attività del club. Le commissioni ordinarie sono le seguenti:

• Compagine dei soci
Incaricata di preparare e mettere in atto un piano omnicomprensivo per l’ammissione al club e la conservazione dell’effettivo.
• Relazioni pubbliche del club
Incaricata di mantenere i contatti con l’esterno e di promuovere i progetti e le attività del club.
• Amministrazione del club
Svolge attività collegate con il funzionamento del club.
• Progetti
Si occupa della preparazione e messa in opera di progetti educativi, umanitari e di formazione a livello locale e internazionale, attenendosi alle Vie di Azione indicate dal RI.
• Fondazione Rotary
Sviluppa un piano d’azione a sostegno della Fondazione Rotary, sia dal punto di vista finanziario che con la partecipazione attiva dei soci ai programmi umanitari.
• Nuove generazioni
Elabora ed attua programmi per sostenere le nuove generazioni.
Il consiglio direttivo può istituire anche altre commissioni laddove ne ravvisi la necessità.
(a) Il presidente è membro di diritto di tutte le commissioni e come tale, gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione.
(b) Ogni commissione svolge le mansioni previste dal regolamento e quelle supplementari eventualmente assegnatele dal presidente o dal consiglio direttivo. A meno che non siano investite di particolari poteri dal consiglio, le commissioni non possono prendere iniziative prima di aver presentato in merito una relazione al consiglio e di averne ricevuto l ’approvazione.
(c) Il presidente della commissione (preferibilmente un socio che abbia maturato esperienza come membro della commissione) è il responsabile del regolare andamento e delle attività della commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e deve comunicare al consiglio le attività svolte.
I compiti delle commissioni sono determinati e modificati dal presidente in carica in base ai documenti rilevanti del Rotary International.
La commissione programmi deve fare in modo che i progetti per l’anno sociale si svolgano nella sfera delle cinque Vie di Azione previste dal Rotary International: Azione Interna, Azione Professionale, Azione di Pubblico Interesse, Azione Internazionale e Azione Giovanile.
Ciascuna commissione deve avere un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati e un piano d’azione che deve essere stabilito all’inizio dell’anno. Deve essere compito principale del presidente entrante proporre raccomandazioni per quanto riguarda le commissioni, il loro mandato e gli obiettivi del club nonché i progetti da sottoporre al consiglio prima dell’inizio dell’anno, come sopra indicato

 

Art.9 - Finanze

1. Il tesoriere deposita in banca tutti i fondi del club.
2. Le spese sono deliberate dal consiglio direttivo o disposte direttamente dal presidente con successiva ratifica del consiglio stesso.
3. Tutti i pagamenti sono effettuati dal tesoriere. Una volta all’anno, tutte le operazioni finanziarie del club saranno sottoposte ad un’accurata revisione contabile condotta da un professionista qualificato.
4. I dirigenti che abbiano in carico o controllino i fondi del club devono prestare garanzia, qualora ne siano richieste dal consiglio; le spese relative all’operazione sono a carico del club.
5. L’anno finanziario del club comincia il 1° luglio e termina il 30 giugno.
6. È vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, fondi o riserve o capitale, durante la vita del club.
7. In caso di scioglimento del club per qualunque causa il patrimonio residuo sarà devoluto al Rotary International o alla Rotary Foundation, sentito l’organismo di controllo previsto dall’art. 3 comma 190 della L.23/12/1996 n° 662.
8. All’inizio di ogni esercizio finanziario il tesoriere predispone il bilancio preventivo delle entrate e delle uscite per l’esercizio di competenza e lo sottopone per l’approvazione al consiglio direttivo. Il bilancio preventivo rappresenta il limite massimo di spesa.
9. Alla chiusura dell’esercizio il tesoriere predispone il rendiconto finanziario delle entrate e delle uscite e lo sottopone per l’approvazione al consiglio direttivo. Bilanci e rendiconti saranno successivamente sottoposti all’approvazione dell’assemblea dei soci, che dovrà essere convocata entro i 120 giorni successivi alla chiusura dell’esercizio finanziario.

 

Art.10 - Esoneri

Il socio impedito da validi motivi può presentare domanda scritta di congedo al segretario del club e/o al presidente che ne riferisce al consiglio direttivo. II consiglio, qualora ritenga rilevanti i motivi addotti, può dichiarare in congedo il socio fino alla scadenza dell’anno rotariano o anche oltre se per motivi di salute. Il socio in congedo è dispensato dall'obbligo di partecipare alle riunioni del club, ma è tenuto al pagamento del contributo che il club deve al Rotary International e al distretto. Sono dispensati dal versamento della quota di ammissione coloro i quali, già soci in passato o provenienti da altri club, vengano riammessi nel Rotary.
Ha diritto alla dispensa dalla frequenza il socio che raggiunge il “totale aggregato di 85”, costituito dalla somma del numero degli anni di età e degli anni di anzianità rotariana.

 

Art.11 - Procedure di elezione dei soci

1. Il nominativo di un aspirante socio, presentato da un socio attivo del club, va comunicato per iscritto al consiglio dal segretario. Un ex socio o un socio proveniente da un altro club può essere proposto come socio attivo dal club di provenienza. La proposta deve essere trattata con la massima riservatezza, eccetto quanto disposto in questa procedura.
2. Il consiglio deve assicurarsi che la proposta soddisfi tutti i requisiti stabiliti dallo statuto tipo del Rotary club in materia di categorie e ammissione.
3. Il consiglio approva o respinge la proposta entro 30 giorni dalla sua presentazione, informando il proponente della decisione tramite il segretario del club.
4. Se la decisione del consiglio è favorevole, al candidato vengono comunicati gli obiettivi del Rotary, come anche i privilegi e le responsabilità derivanti dall’ammissione, dopodiché viene invitato a firmare il modulo di iscrizione e a fornire i propri dati e la categoria proposta perché siano comunicati al club.
5. Se entro sette (7) giorni dalla comunicazione dei suddetti dati il consiglio non riceve obiezioni motivate dai soci attivi del club, il candidato viene ammesso al club dietro il pagamento della quota d’ammissione prevista dal regolamento (a meno che non sia proposto come socio onorario).
Qualora fossero presentate obiezioni mediante comunicazione, anche verbale, al Presidente, lo stesso convocherà il consiglio, che delibererà in merito con la maggioranza qualificata pari ai due terzi dei presenti che rappresenti almeno la metà più uno dei componenti. Se la candidatura fosse approvata nonostante le obiezioni, il candidato viene ammesso al club dietro il pagamento della quota di ammissione (a meno che non sia proposto come socio onorario).
6. Dopo l’ammissione, il presidente del club provvede alla presentazione del nuovo socio al resto del club, alla consegna della tessera e del materiale informativo sul Rotary. Il presidente o il segretario deve comunicare le coordinate del nuovo socio al Rotary International; il presidente, inoltre, deve affiancare al nuovo arrivato un socio che lo aiuti a integrarsi nel club e deve coinvolgerlo nelle attività e nei progetti del club.
7. Possono essere ammessi, in qualità di soci onorari del club, persone rotariane e non rotariane che si siano distinte al servizio degli ideali rotariani o si siano contraddistinte per attività rese in favore del club. L’ammissione di un socio onorario è deliberata, su proposta del presidente, dal consiglio direttivo. Il presidente, in una successiva riunione conviviale, ufficializza l’ammissione del socio onorario e quindi il segretario comunica il suo nome alla segreteria del Rotary International. La qualifica di socio onorario scade col mandato del consiglio direttivo che lo ha deliberato e può essere confermata dal consiglio direttivo subentrante.

 

Art.12 - Nulla osta al trasferimento a aktro club

Il socio che chiede di trasferirsi a altro club deve essere in regola con il pagamento delle quote sociali oltre che perfettamente osservante dei principi rotariani. Il consiglio direttivo, previa istruttoria, rilascia il nulla osta al trasferimento nel termine di trenta giorni dall’istanza dell’interessato.
Il rotariano che intende trasferirsi in questo club deve essere in possesso del nulla osta al trasferimento rilasciato dal consiglio direttivo del club di appartenenza.
Colui che, già socio, chiede di essere riammesso nel club dopo un periodo di congedo, allontanamento ovvero di sospensione, è dispensato dal versamento della quota di ammissione.

 

Art.13 - Onori funebri 

In caso di decesso di un socio, il club provvederà oltre che alla corona ed ai manifesti, anche ad esporre alle esequie la bandiera del Rotary o del labaro a seconda delle usanze funebri del luogo. Se il defunto è prossimo congiunto del socio si provvederà alla corona e ai manifesti, mentre solo ai manifesti se trattasi di parenti di grado superiore.

 

Art.14 - Risoluzioni

Nessuna risoluzione o mozione che impegni il club sarà presa in considerazione dal medesimo se non dopo essere stata presa in esame dal consiglio direttivo. Tali risoluzioni o mozioni, se presentate a una riunione del club, saranno deferite al consiglio senza discussione.

 

Art.15 - Ordine del giorno delle riunioni

Apertura. Presentazione dei rotariani in visita. Corrispondenza ed annunci. Eventuali rapporti delle commissioni. Eventuali argomenti non esauriti. Nuovi argomenti. Relazione o presentazione in programma. Chiusura.

 

Art.16 - Emendamenti

Il presente regolamento può essere emendato nel corso di una qualsiasi riunione ordinaria del club alla quale sia presente il numero legale dei soci, con voto dei due terzi dei presenti, purché ogni socio abbia ricevuto comunicazione o informazione dell’emendamento proposto almeno dieci giorni prima della riunione. La modifica dello statuto del club richiede l'invio di una comunicazione scritta a ciascun membro 10 giorni prima della riunione, la presenza del quorum per il voto, e i due terzi dei voti a sostegno del cambiamento.
Le modifiche a questo statuto devono essere conformi con lo Statuto tipo del Rotary club, lo Statuto del RI, il Regolamento del RI, e con il Code of Policies del Rotary. Qualora le norme espresse dal presente regolamento fossero in contrasto con lo statuto del Rotary International prevale quest’ultimo, se trattasi di norme inderogabili.